Ultimo film memorabile del regista Dino Risi e probabilmente il migliore della carriera di Renato Pozzetto, “Sono fotogenico”(1980), scava nei meandri più cupi del mondo del cinema, tutt’altro che dorato; e lo fa servendosi del più Keatoniano dei nostri comici,quel Pozzetto che con la sua comicità stralunata e un filo surreale è la vera arma in più di questo film. Pozzetto infatti, è strepitoso e credibile, con la sua maschera stralunata, nei panni di un perdente che merita di essere tale, ma che smaschera la pochezza di chi lo circonda e di tutto ciò che circonda il magico, apparente, mondo dorato del cinema. Un film amaro, da classica commedia all’italiana degli anni d’oro, ma aggiornata ad un presente involgarito e incattivito. Nelle parti di loro stessi, fugaci apparizioni di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Straordinaria caratterizzazione di Aldo Maccione, nei panni dell’agente cinematografico Pedretti, cialtrone e approfittatore incallito.