Maledetto il giorno che t’ho incontrato(1992), una tragicomica storia d’amore di una coppia nevrotica e insoddisfatta, in cui Verdone si serve della straordinaria bravura di Margherita Buy, bella, brava, graziosa e raffinata. Maledetto il giorno che t’ho incontrato è la commedia della maturità di Carlo Verdone regista e attore, un cammino intrapreso da Acqua e sapone in poi, più spazio al racconto e all’approfondimento dei caratteri e con situazioni comiche incastonate bene nel contesto. Questo è film sull’impossibilità dell’amicizia tra uomo e donna, infatti i due si innamoreranno. Ispirato a Harry ti presento Sally, di Woody Allen, il film è però tra i più riusciti della carriera di Verdone. I personaggi non sono superficiali o banali, ma anzi, sono definiti bene e presi di peso dalla vita reale. Molte scene sono da antologia, come la scenata di gelosia a tre, con i due uomini che passano alle mani; oppure i momenti di fretta, gli eventi concitati che si sovrappongono, l’incomprensione dovuta alla lingua, e la donna che mette in scacco l’uomo con i suoi capricci o i suoi colpi di testa. Il regista-attore è qui misurato e controllato sia nell’uno che nell’altro dei suoi ruoli. Non si compiace di sé e non gira a vuoto. Margherita Buy è perfetta per la parte, specie quando fa la nevrotica e val la pena dirlo, qui è al massimo della sua bellezza. Insomma, un piccolo grande film senza eccessi e non pretenzioso, che regge bene per le sue quasi due ore di lunghezza.