Opera seconda di Paolo Sorrentino, per la seconda volta insieme a Toni Servillo, suo alter-ego cinematografico, nel film si avverte già la capacità del regista napoletano di lavorare sulle convenzioni nostrane- in questo caso il film di mafia-sabotandole, quasi facendole implodere, trasformandole in qualcosa di nuovo e mai visto. “Le conseguenze dell’amore” è un noir interiore e imprevedibile, in cui si fondo stile e tragedia dell’assurdo, con un finale impossibile da dimenticare, in cui si resta impotenti dinanzi ad un eroe ingiustamente condotto al patibolo. Spicca ancora una volta l’interpretazione di Toni Servillo, perfetto nell’incarnare un personaggio complesso come quello di Titta di Girolamo, che viene costruito per sottrazione: il suo carattere emerge in virtù di ciò che non è, dipinto attraverso pochi tratti essenziali che Servillo fa propri con grande maestria. Collezione di premi nazionali: 4 Nastri d’argento ( miglior attore protagonista Toni Servillo; miglior attore non protagonista Raffaele Pisu; miglior soggetto a Paolo Sorrentino; miglior fotografia a Luca Bigazzi ), 5 David di Donatello ( miglior film; miglior regista; miglior sceneggiatura; miglior attore protagonista; migliore direttore della fotografia a Luca Bigazzi ), 2 Globi d’oro ( miglior sceneggiatura; miglior attrice rivelazione ad Olimpia Magnani ).