“Tempo di villeggiatura” è il primo film ascrivibile al genere dei film vacanzieri all’italiana ed ebbe uno strepitoso successo di pubblico. Film a episodi intrecciati, ha il suo punto di forza in una sceneggiatura ben oliata, fatta di tante storielline interessanti e divertenti, in grado di descrivere perfettamente la società italiana all’alba degli anni ’60 e praticamente all’apice del benessere economico. Il cast poi è quanto di meglio si possa chiedere, c’è Maurizio Arena, reduce dal successo di “Poveri ma belli”; c’è Giovanna Ralli, altra giovane attrice in erba; ma soprattutto ci sono Vittorio De Sica e Marisa Merlini, che disegnano una storia d’amore tenera e candida, infarcita di riferimenti alla poesia classica, davvero destinata a rimanere nella memoria popolare. Stavolta per i due c’è il lieto fine, dopo il fallimento amoroso del Maresciallo e della bella levatrice dei “Pane e amore”. De Sica e la Merlini raggiungono quì, livelli di sottile perfezione che rendono evidente quanto entrambi fossero una spanna sopra gli altri interpreti del film, nonché maestri di recitazione. Specialmente in De Sica è riscontrabile una classe fuori dal comune, le sue apparizioni, la sua mimica, il modo in cui gestisce i tempi, il ritmo dei dialoghi, sono assolutamente perfetti ed è difficile non accorgersene, anche per i meno esperti. Girato interamente ai Castelli Romani, con la splendida località di Nemi a far da sfondo alla vicenda, “Tempo di villeggiatura” è uno dei migliori film degli anni ’50, davvero consigliabile per chi voglia capire la grandezza del nostro cinema di una volta.