Sketch tratto da “Il soldato di ventura”(1976), con Bud Spencer e Enzo Cannavale

Sul personaggio di Ettore Fieramosca e sulla disfida di Barletta si sono sbizzarriti per secoli i cantori del nazionalismo patrio. Come è noto, nel 1503 tredici cavalieri italiani affrontarono tredici cavalieri francesi che avevano insultato le nostre capacità guerresche. E tutto ciò è stato descritto, con dovizia di particolari, dal regista Pasquale Festa Campanile, in questa deliziosa commedia di costume, che ha anche con “Oh Ettore”, una delle migliori colonne sonore del nostro cinema, di quelle che rimangono impresse nella memoria. Supportato da un Bud Spencer davvero in stato di grazia e con la sua voce, “Il soldato di ventura”(1976) tratta in chiave comico/grottesca la disfida di Barletta ( 13 settembre 1503 ). Il film narra le avventure picaresche di Ettore Fieramosca, interpretato con sagacia da Bud Spencer, e del suo manipolo di 13 bizzarri cavalieri, che affrontano e sconfiggono altrettanti francesi che avevano offeso loro e l’onore degli italiani. Memorabile la disfida finale in spiaggia, dove tra atti di valore, gag e qualche simpatica scorrettezza, gli italiani riescono ad avere la meglio sul manipolo francese. A metà strada tra il medioevo dell’Armata Brancaleone e quello derivante dalla letteratura classica, il film diverte e convince, girato quasi interamente in Puglia e precisamente presso la torre della Leonessa a Lucera, nella fortezza svevo – angioina, trasformata nelle mura e nella città di Barletta. Alcune scene nei dintorni di Lucera, sulla via per Pietramontecorvino e tre scene, compresa quella finale della “disfida”, furono girate nelle spiagge a sud del Gargano. Un film ricco di invenzioni comiche, colorito e sagace, che anche grazie alla debordante simpatia di Bud Spencer ebbe un grande successo di pubblico. Ancora una volta c’è Enzo Cannavale a far da spalla a Bud. Un film davvero consigliabile, che ha tutte le qualità di un film d’autore: dialoghi salaci, estrema precisione storica degli avvenimenti, un interprete memorabile, una regia veloce e presente, una sceneggiatura lineare ed efficace. Una pellicola che dà finalmente l’opportunità a Bud Spencer di confrontarsi con un testo in grado di riuscire a valorizzare le sue enormi doti interpretative. E non fallisce. Anzi, l’interpretazione di Ettore Fieramosca, che gli calza a pennello, permette a Bud Spencer di dimostrare di essere un attore a tutto tondo, e di uscire da assoluto vincitore dal confronto con questo film d’autore. Delizioso il cast di contorno, su tutti Enzo Cannavale, Oreste Lionello e Philippe Leroy nei panni di un nobile francese che sfida Spencer/ Fieramosca e le busca di brutto. Da vedere!

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