Le divine del cinema italiano, percorso iconografico sulle quattro grandi “dive” italiane. Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida e SIlvana Mangano.
Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida e SIlvana Mangano: le quattro grandi “dive” del cinema italiano. Bravura, fascino e bellezza che hanno conquistato il mondo, tra Cannes, Venezia, Hollywood e Cinecittà.
Il fascino irresistibile e senza tempo di Sophia Loren e quello meno mediterraneo ma altrettanto inossidabile di Gina Lollobrigida. L’algida e sopraffina bellezza di Claudia Cardinale, e quella elegante e più sofisticata di Silvana Mangano. Sono le cosiddette “divine del cinema italiano”, straordinarie bellezze del passato che hanno attraversato le Croisette dei più importanti festival internazionali: Cannes, Venezia e Berlino. Una vetrina di dive senza tempo che il mondo ci ha invidiato. Attraverso un album fotografico riviviamo i momenti salienti delle loro sfolgoranti carriere, analizzate però in maniera unitaria, tra vita privata, bravura eccelsa ed estrema eleganza.
1953-Gina Lollobrigida insieme a Vittorio De Sica, nel capolavoro di Luigi Comencini “Pane, amore e fantasia”(1953). E’ il film che consacra l’attrice tra le grandi protagoniste femminili del nostro cinema. Il trampolino di lancio di una stupenda carriera internazionale. La Lollo vinse peraltro, nel ruolo di “Pizzicarella, la bersagliera”, il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista nel 1954.1954-Nella sua prima opera internazionale, Ulisse (1954) di Mario Camerini, al fianco di Kirk Douglas e Anthony Quinn, Silvana Mangano interpretò magistralmente due storici personaggi mitologici, Penelope e la Maga Circe, e questo rappresentò la sua consacrazione a diva del cinema mondiale. Inevitabile il confronto divistico tra la Mangano e il mito nascente di Sophia Loren, più elegante e sofisticata la prima, più popolana e prosperosa la seconda. Peraltro le due furono le mogli dei due maggiori produttori dell’epoca: Silvana Mangano fu la moglie di Dino De Laurentiis fin dal 1951, la Loren invece sposò Carlo Ponti nel 1957.1955-Sophia Loren, Vittorio De Sica e Silvana Mangano all’ottava edizione del festival di Cannes, mentre stanno per assistere alla “prima” del capolavoro dello stesso De Sica, “L’Oro di Napoli”(1954)e del quale le due “dive” sono tra le protagoniste. Il film ottenne scroscianti applausi alla famosa kermesse francese, e il mito di Silvana e di Sophia travalicò i confini nazionali. Silvana Mangano, peraltro vinse il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista nel 1955 per la magistrale interpretazione della prostituta Teresa, in uno degli episodi che compongono il film.1956-Una scena tratta dal film “La donna più bella del mondo”(1956) che ottenne un grande successo di pubblico, interpretato da Gina Lollobrigida nel ruolo di Lina Cavalieri (si dice doppiata nelle parti canore, in realtà la Lollobrigida aveva una bellissima voce ed è lei che canta nel film come annunciato nei titoli di testa) e da Vittorio Gassman nella parte del principe russo di cui questa si innamora. Per la stupenda interpretazione della celebre cantante lirica di inizio secolo, Lina Cavalieri, la Lollo si aggiudicò il David di Donatello come miglior interprete femminile della stagione 1956.1956-Gina Lollobrigida tra due ali di folla immensa al festival di Venezia nel 1956, acclamata come una delle massime “dive” della prestigiosa kermesse internazionale, mentre scorta la pellicola della quale è protagonista “La donna più bella del mondo”(1956). Il film non vincerà, ma sarà lodata la splendida interpretazione di Gina Lollobrigida, soprattutto nelle parti cantate.1957-Silvana Mangano a cena con il marito, il produttore Dino De Laurentiis, in una foto del 1957, insieme a Carlo Ponti (marito a sua volta della Loren), il massimo produttore del cinema italiano. Sposatisi nel 1951, i due ebbero 4 figli: Veronica, Raffaella, Federico e Francesca. Fu, ovviamente, il produttore che produsse i massimi capolavori che videro impegnata la Mangano: da “Riso amaro” del 1949, dove la conobbe, ai capolavori basati interamente sulle sue capacità interpretative, su tutti “Le streghe”(1967) e “La mia signora”(1965).1958- E’ il 1958 e la bella attrice italiana Gina Lollobrigida è all’apice della carriera, che la porterà anche a Hollywood. Ha sempre portato i capelli corti o al massimo fin sopra le spalle. Qui al festival di Cannes datato 1958 in versione principesca.1958-E’ l’anno delle dive italiane a Cannes. Nella foto la diva per eccellenza, Sophia Loren, circondata dai fotografi, reduce dai successi a Hollywood. Qui la vediamo con un look “regale”, capelli trattenuti da un cerchietto. Presente alla famosa kermesse francese nel maggio del ’58 per il film “Orchidea nera”, vincerà poi a Venezia 4 mesi dopo.1958- Sophia Loren saluta i fotografi dal balcone della sua souite d’albergo a Venezia. Al massimo della bellezza e sgargiante di felicità, ha appena vinto il “Leone d’oro” come miglior interprete femminile nella XIX edizione del festival di Venezia, per il film “Orchidea nera”(1958), interpretato affianco ad un artista di fama internazionale come Anthony Quinn.1959- Vittorio Gassman, Silvana Mangano e Alberto Sordi sul set del capolavoro di Mario Monicelli, “La grande guerra”(1959), uno dei film più importanti dell’intera cinematografia italiana. Prodotto dal marito Dino De Laurentiis, il film è ricco di figurine memorabili, da Gassman e Sordi poveri diavoli alle prese con la guerra, alla splendida prostituta Costantina, magistralmente interpretata dalla Mangano. I tre protagonisti scortarono il film all’edizione del 1960 del festival di Venezia, e assistettero al trionfo della pellicola con la vittoria del Leone d’oro, come miglior film della rassegna, ex aequo con “Il Generale Della Rovere”, di Roberto Rossellini.1961-Dive e divi in un’atmosfera di mondanità, tra feste, autografi e bagni al Lido durante la Mostra del Cinema di Venezia. Fino agli anni ‘70 era facile avvistare una celebrità tra le onde del mare o avvicinare ai tavolini del caffè le star che si vedevano sul grande schermo. Nella foto i protagonisti del film “Jovanka e le altre”(1960), una produzione italo-statunitense con la regia di Martin Ritt, posano in piazza San Marco. Da sinistra, i quattro protagonisti:Carla Gravina, Van Heflin, Silvana Mangano e Jeanne Moreau.
« In Europa Gi-na-Lol-lo-bri-gi-da sono le sette sillabe più famose. È lei la ragazza che, secondo Humphrey Bogart, “fa sembrare Marilyn Monroe simile a Shirley Temple”. »
(TIME, 1954)
1961-Gina Lollobrigida mentre riceve il prestigiosissimo “Golden Globe” come miglior attrice del mondo nel 1961, per l’interpretazione del film “Torna a settembre”(1961). Gina Lollobrigida è protagonista della commedia, peraltro ambientata in Italia sulla riviera ligure di levante, assieme all’attore americano Rock Hudson e Sandra Dee. Insieme con il premio Oscar, il Golden Globe, è il maggiore riconoscimento per chi opera nel settore dell’intrattenimento cinematografico. La consegna dei Golden Globe avviene solitamente con poco meno di due mesi di anticipo rispetto a quella degli Oscar, di cui ha così – in un certo senso – funzione anticipatrice e si tiene nella stessa Hollywood.1961-Raccolto con ciuffo cotonato. Così Claudia Cardinale posa per i fotografi alla XIV edizione del festival di Cannes nel 1961. Claudia Cardinale, giovanissima e bellissima è al suo esordio nella prestigiosa kermesse francese con il film “La ragazza con la valigia”(1961) di Valerio Zurlini, e della quale è splendida protagonista. Per questa raffinata ed elegante interpretazione la Cardinale si aggiudicherà il David di Donatello speciale di quello stesso anno. Due anni dopo interpreterà “Il Gattopardo”, il film capolavoro di Visconti che la consacrerà definitivamente tra le maggiori “dive” a livello mondiale.1961-Una sorridente Sofia Loren posa accanto al marito, il produttore Carlo Ponti alla XIV edizione del festival di Cannes. Delizioso il cappellino e, si presume, malgrado il bianco e nero, il colore acceso del rossetto. E’ l’anno del trionfo! Sophia ha appena vinto la Palma d’oro a Cannes come miglior interprete femminile della stagione per “La Ciociara”(1961) ed è al massimo della bellezza.1961/62- L'”anno mirabilis” del cinema italiano al femminile, si conclude con la vittoria del premio Oscar come miglior interprete femminile per Sophia Loren, che entra così di diritto tra le leggende del cinema mondiale. L a strepitosa e sofferta interpretazione de “La Ciociara”(1961), diretta da maestro De Sica, incanta e commuove il mondo.1963- Claudia Cardinale al fianco di Alain Delon nel capolavoro del maestro Luchino Visconti, “Il gattopardo”(1963), tratto dall’omonima, celeberrima opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nella pellicola la Cardinale, perfettamente calata nella parte, interpreta il prestigioso ruolo della bella Angelica, promessa sposa del nobile Tancredi.1963- E’ il 1963, l’anno del trionfo di Claudia Cardinale a Cannes, addirittura con due film in concorso: “Il Gattopardo” di Visconti (che vincerà la Palma d’Oro) e “8 e mezzo” di Fellini, in cui interpreta se stessa in un gustosissimo cammeo.1964- Pausa di lavoro durante le riprese del film “Matrimonio all’italiana”(1964). Nella foto il sodalizio artistico più prolifico della storia del cinema italiano: Vittorio De Sica, Sophia Loren e Marcello Mastroianni, tre monumenti del nostro cinema. Nel biennio 1963/64 i tre produssero due pellicole entrate nella storia del cinema mondiale: “Ieri, oggi, domani” e “Matrimonio all’italiana”. Il primo film si aggiudicò l’Oscar come miglior film della stagione 1964; per il secondo film, invece, la Loren oltre alla nominations come miglior interprete femminile alla cerimonia degli Oscar, si aggiudicò il Golden Globe, come miglior interprete femminile del mondo, nel 1965.1964- E’ il 1964, la grande Sophia Loren due anni prima ha vinto il suo primo premio Oscar e qui la vediamo con un look tipicamente anni ’60: volume per i capelli e eyeliner a sottolineare lo sguardo felino. Qui è in una foto dal balcone dell’albergo di Cannes mentre saluta i fotografi. Pur non essendo in concorso con nessuna pellicola, Sophia è una delle dive più attese della kermesse francese, e non fa comunque, mancare la sua presenza. Due anni dopo peraltro, sarà a Cannes nell’inedito ruolo di giurata.1964- Un primo piano di Claudia Cardinale dal film “La ragazza di Bube”, capolavoro di Luigi Comencini. Memorabile l’interpretazione della Cardinale (che in questo film si doppia da sola), tanto da aggiudicarsi, all’unanimità, il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista nel 1965. Look sbarazzino e diverso, come imposto dalla sceneggiatura del film, tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore Carlo Cassola.
« Per una carriera ricca di film memorabili che hanno dato maggiore lustro alla nostra forma d’arte »
(Motivazione per l’Oscar alla carriera ricevuto da Sophia Loren nel 1991, Academy of Motion Picture Arts and Sciences)
« I’m not Italian, I’m Neapolitan! It’s another thing!»
« Non sono italiana, sono napoletana! È un’altra cosa! »
(Sophia Loren in un’intervista con Barbara Walters, a metà degli anni ’60)
1965-Il 20 settembre di quello stesso anno sbarca a Venezia l’attrice Claudia Cardinale, bersaglio perfetto, nonchè diva preferita della kermesse veneziana, per una batteria di fotografi . La star di fama internazionale ha partecipato alla festa per la presentazione del suo film “Vaghe stelle dell’orsa”, diretto da Luchino Visconti, che peraltro vincerà il Leone d’oro come miglior film della rassegna. Claudia Cardinale sfoggia nella foto, tutta la sua incredibile ed elegante bellezza di fronte ad un nugolo di fotografi rimasti letteralmente a bocca aperta.1965- Una scena tratta dal film “La mia signora”, una delle più importanti commedie all’italiana degli anni ’60. Diviso in cinque episodi, il film, è un magnifico assolo a due, di Alberto Sordi e Silvana Mangano, protagonisti in coppia di tutti gli sketch che compongono la pellicola. Silvana Mangano e Alberto Sordi, grandi amici anche fuori dal set, sfoderano tutta la loro enorme bravura in quasi due ore di film. Assolutamente strepitosi nell’episodio intitolato “Eritrea”, quello in cui per ottenere un appalto un industrialotto ingaggia una prostituta da spacciare come propria moglie a un ministro donnaiolo. Un episodio capolavoro, una spanna al di sopra degli sketch in voga in quegli anni. Come sempre bellissima e bravissima Silvana Mangano. Grande successo di pubblico e di critica.1965- Fascino da vendere, sguardo intrigante e corpo mozzafiato. A metà degli anni ’60, oltre che una delle maggiori dive del cinema mondiale, divisa tra Hollywood e Cinecittà, la Lollobrigida venne definita alle soglie dei 40 anni, la donna più affascinante del mondo, nonchè il massimo sex symbol del mondo della celluloide (anche più di Marilyn Monroe).
« La Lollobrigida ha le forme più perfette tra tutte le attrici che ho conosciuto »
(Philippe Halsman)
1967-L’attrice saluta la folla del festival di Cannes in posa da regina. Con guanti lunghi fino al braccio e chignon che lascia libera una frangia cotonata alle radici e corta. Molto attuale. Pur non essendo in concorso con nessun film, la Lollobrigida è una delle star più acclamate e fotografate della rassegna.1967- In questo anno esce nelle sale italiane ed europee il capolavoro corale “Le streghe”, secondo monumento alle doti interpretative della grande Silvana Mangano dopo “La mia signora” di due anni prima. Uno dei film a episodi più interessanti dell’epoca, stavolta a dirigere la strepitosa attrice romana, vi sono ognuno a turno, cinque maestri indiscussi del cinema italiano: Visconti, Bolognini, Pasolini, F.Rossi e De Sica. E non solo, a far da spalla, a turno vi sono attori di fama nazionale ed internazionale come Alberto Sordi, Clint Eastwood e il grande Totò. Strepitosa, davvero strepitosa la Mangano: isterica ed elegante nel primo episodio, divertente nel secondo, bamboleggiante e stralunata nel terzo, bellissima nel quarto e fellineggiante nel quinto. Un riassunto di tutte le doti di una vera “diva”: immensa. E meritatamente, si aggiudicò il David di Donatello come miglior interprete femminile della stagione 1967.1967- A tavola con Alberto Sordi in un ristorante di Taormina, Silvana Mangano ha da poco ricevuto il meritatissimo David di Donatello ( le cerimonie di premiazione, come da prassi, si sono sempre tenute e si tengono tutt’ora presso il teatro greco dell’omonima cittadina siciliana nel mese di giugno), come miglior attrice protagonista per il film “Le streghe”.
Musa ispiratrice di Visconti e Pasolini, amata da De Sica, Monicelli e Lizzani, Silvana Mangano è stata l’icona del grande cinema italiano, dal neorealismo alla commedia all’italiana, dal sodalizio artistico con Alberto Sordi al grande cinema d’autore. Una carriera in punta di piedi che le è valso il titolo di “Signora del cinema italiano”». (Giovanni Cimmino)
1967- Sophia Loren, ancora una volta sensuale più che mai, sbarca a Venezia, per assistere all’edizione di quell’anno del celebre festival. Una folla di fotografi è pronta ad immortalarla, e lei vestita nel suo “Dior” con tanto di delizioso cappellino, non si fa desiderare. Non è quest’anno in concorso, ma la sua presenza sulla Croisette veneziana è ormai un appuntamento fisso per fan e fotografi.1968- “C’era una volta il west”, il capolavoro di Sergio Leone, l’esperienza della vita per la grande Claudia Cardinale, qui al massimo della sua bellezza. Memorabile il ruolo della prostituta Jill, dipintole addosso dal talento del grande Sergio Leone. Si trova a lavorare insieme a un mito come Henry Fonda e ad attori emergenti di indiscusso talento come Jason Robards e Charles Bronson. Tanto fu azzeccata, sofferta e riuscita la sua interpretazione, che la Cardinale è diventata l’unico, vero grande simbolo cinematografico femminile del genere western. Il film è stato riconosciuto, tra le 100 pellicole più belle della storia del cinema mondiale. L’esperienza con Leone fu particolarmente positiva, sia sul piano umano che professionale: «Ho voluto un gran bene a Sergio: il nostro era un legame di grande affetto. Con il suo bellissimo film mi ha regalato un personaggio magnifico. Tutto il periodo è legato a un’impressione complessiva di grande benessere: con Sergio mi sono sentita diretta sempre nel modo giusto, ho provato la sensazione di essere sempre perfetta, grazie a Sergio: mai avuto un problema.»1968- Claudia Cardinale e Liz Taylor durante una cena di gala alla XXVIII edizione del festival di Venezia, mentre scherzano amichevolmente. Due differenti “dive” del cinema mondiale a confronto.
“Io non mi sono mai considerata un’attrice. Sono solo una donna con una certa sensibilità: è con quella che ho sempre lavorato. Mi sono accostata ai personaggi con grande umiltà: cercando di viverli dal di dentro, usando me stessa, e senza far ricorso a nessun tipo di tecnica”. ( Claudia Cardinale)
“Claudia Cardinale è una donna praticamente in simbiosi con quel modello femminile libero, insofferente alle convenzioni, emancipato e indipendente, che ha plasmato i suoi coriacei ritratti di fimmine siciliane e di cow girl hollywoodiane, al di qua e al di là dell’oceano sempre e comunque simbolo di una sensualità dirompente, pronta ad esplodere all’improvviso, e che trasuda in ogni sguardo corrucciato, in un suo sorriso accennato”.
1970- Sophia Loren fotografata per la rivista di moda “Vogue”, fondata nel 1892 a New York, è una delle più prestigiose ed autorevoli riviste di moda del mondo. La “diva” Sophia Loren, alle soglie dei 40 anni posa per la celebre rivista di moda in tutto il suo inconfondibile charme.1972-E’ il 1972 e l’attrice italiana Claudia Cardinale è di nuovo tre le regine a Cannes, con un look che rispecchia quegli anni: caschetto alla Jackie ‘O trattenuto da un fermaglio. Eleganza e fascino.1972- Tra le stelle di Cannes, brilla ancora, più luminosa che mai, quella di Gina Lollobrigida, che a quasi 45 anni di età incanta la platea della cittadina francese. L’attrice italiana sulla Croisette sfoggia un semi-raccolto con volume sulla testa. La versione elegante e borghese del look easy imperante in quegli anni.
Una opinione su "Le divine del cinema italiano, percorso iconografico sulle quattro grandi “dive” italiane. Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida e SIlvana Mangano."
La più conosciuta al mondo, specie negli USA è Sofia Loren, ma per me la più carina è la Lollo,ha un’immagine dolce, è come un gioiello da ammirare. Poi metterei la Cardinale, tipica bellezza italiana (ma purtroppo invecchiata male).
La più conosciuta al mondo, specie negli USA è Sofia Loren, ma per me la più carina è la Lollo,ha un’immagine dolce, è come un gioiello da ammirare. Poi metterei la Cardinale, tipica bellezza italiana (ma purtroppo invecchiata male).
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