“I motorizzati”, del 1962, è un film ad episodi intrecciati, tipico della commedia all’italiana, che vive di luoghi comuni ed usanze del Bel Paese, e più in particolare sul simbolo per eccellenza del benessere nazionale: l’automobile. Il film parla degli italiani e del rapporto che avevano agli inizi degli anni ’60 con l’automobile. Uno spaccato di sociologia più valido di qualunque trattato sociologico: siamo in piena commedia all’italiana. Il cast, poi, è quanto di meglio si possa chiedere al cinema: Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Franca Valeri, Luigi Pavese, Aroldo Tieri e i giovanissimi Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, qui soltanto al loro decimo film. Il film, molto piacevole, divertente e scorrevole incassò tanto al botteghino e contribuì ad esportare il mito dell’italiano in automobile. Il film, costruito secondo la tecnica del film ad episodi intrecciati, vive i suoi momenti più divertenti, quando è in scena il grande Nino Manfredi; il suo episodio infatti è senza dubbio il migliore ed il più presente. Uno strepitoso Manfredi automobilista morbosamente attaccato alla sua 600, che sarà costretto ad ammaccarla quando il suo capufficio (Luigi Pavese) gli chiederà aiuto per truffare l’assicurazione. Si ride anche con Tognazzi, appassionato di film horror, e con Walter Chiari, esilarante fidanzato pasticcione, in stile slapstick.